Canto Alto: è il nome di una piccola montagna, ne sono affascinato. Un nome che potrebbe essere il titolo di una poesia, un nome che mi sembra di aver sempre portato con me. Nel giorno che la conosco, scopro che è frequentatissima. Improvvisamente avverto il bisogno di allontanarmi da lei per un momento, e allora, nel silenzio, sento...mi ritrovo.
Soprattutto, non perdere la voglia di camminare: io, camminando ogni giorno, raggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata, stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati, perciò basta continuare a camminare e tutto andrà bene. - Søren Kierkegaard (Lettera a Jette, 1847)
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23 novembre 2011
16 novembre 2011
{XVII} rif. Alpe Piazza - bivacco Legui
Vivo ora, qui, con la sensazione che l’universo è straordinario, che niente, mai ci succede per caso e che la vita è una continua scoperta. E io sono particolarmente fortunato perché, ora più che mai, ogni giorno è davvero un altro giro di giostra. Tiziano Terzani (Un altro giro di giostra)
8 novembre 2011
{XVI} sessant'anni
...erano le 18.20 dell'8 novembre 1951, io avevo un anno 102 giorni e 380 minuti.
Parlare di ricordi è impossibile sarà Il tempo che mi farà conoscere questa tragedia, di uomini donne e bambini, trascinati via, improvvisamente, per sempre. Lapidi verdi allineate, tutte uguali, come il destino . Sessant’anni, per sapere, capire e accettare.
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Tra le immagini di quei giorni ho scelto questa; mi ha sempre colpito la cruda drammaticità di quello che non c'è, di quanto ci stava attorno, del non visto. Immagine semplice, minimalista e al contempo rivelatrice di una tragedia. La parete interna di una casa, esposta alla violenza di sguardi esterni, due cappotti appesi al muro. Indumenti che avevano tenuto dentro dei corpi, dentro una casa. Abiti vuoti in un'abitazione che non ci sarà più. Ecco abbiamo perso tutto quello che c'era dentro e quel dentro ce lo portiamo in noi con una inquietante attualità.
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