Racconto per cristiani e non credenti
Sudavo. Appoggiata alla schiena mi tenevo il pancione con due mani per aiutare le mosse del bambino. L'incoraggiavo a bassa voce, col respiro corto. Lo chiamavo. Le bestie alle spalle mi davano la forza. Le gambe mi facevano male per la posizione. Mi inginocchiai per farle riposare. "Affacciati bimbo mio, vienimi incontro, mamma tua è pronta a prenderti al volo appena spunta la tua testolina." I muscoli del ventre andavano dietro al respiro, una contrazione e un rilassamento, spinta, rincorsa, spinta. Quando lo strappo era più forte mi mordevo il labbro per non far scappare il grido. Iosef era di sicuro davanti alla porta, di guardia...Ho tagliato il cordone, un solo taglio, ho fatto il nodo del sarto e ho strofinato il suo corpo in acqua e sale. Eccolo finalmente...Il bue ha muggito piano, l'asina ha sbatacchiato le orecchie. É stato un applauso di bestie il primo benvenuto al mondo di Ieshu, figlio mio. (In nome della madre - Erri De Luca)
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